sabato 9 agosto 2014

Buongiorno!

Mia mamma mi ha portato una cassetta di pere Tumin. Le conoscete?
Avrei voluto darvi qualche informazione in più ma se cerco su internet non c'è nulla a parte questo:

"Antica varietà del piemonte . Ha una vigoria medio elevata ed è molto produttivo. Il frutto è piccolo e maliforme, buccia giallo paglierino e polpa bianco crema; sapore dolce e conservazione media. Maturazione: 20-31 luglio."

La conservazione non è media, è praticamente nulla!
Perciò ho preparato una marmellata buonissima da utilizzare in abbinamento con i formaggi.
Mi sto documentando sulle marmellate senza zucchero e quindi ho sostituito la dose di zucchero con lo sciroppo di grano.
Molti probabilmente conoscono solo il malto d'orzo, che però è scuro e non così dolce. Esistono vari malti, che si ottengono dalla cottura in acqua delle farine germinate di cereali quali mais, grano, riso, malto... Ecco, lo sciroppo più dolce è quello di mais, che non ho ancora trovato nei negozi, e il meno dolce è quello d'orzo.
Bene, ho pulito le pere, le ho tagliate a pezzettini e le ho messe in una pentola con il succo di un limone e lo sciroppo di grano.
In poco tempo ho ottenuto una bellissima marmellata di un giallo intenso.

Cercando ricette su internet ho letto che la marmellata di pere è fantastica con la cannella. Io non amo questa spezia, ma se voi sì beh...provateci!

Vi lascio qualche foto del mio esperimento, non la ricetta perchè la potete trovare facilmente su molti siti.

Vi scrivo però quanto sciroppo di grano mettere per sostituire lo zucchero, in caso vogliate provarci anche voi!

"Considera che la % di acqua contenuta è circa il 20% pertanto 100ml di malto corrispondono a 80g di zuccheri.

Di conseguenza dovrai impiegare 125ml di malto affinchè la % di zuccheri raggiunga i 100g. Allo 
stesso tempo dovrai considerare che avrai anche aggiunto 25ml di acqua nella ricetta, la quale dovrai compensare eliminando parte dei liquidi, oppure aggiungendo altri ingredienti secchi (come ad esempio farina)."

Buon weekend!

Alla prossima,
Manu









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